Costi Apparecchi Acustici, Agevolazioni e Aiuti Fiscali

Quando si ha diritto e cosa fare per usufruire di contributi per l’acquisto?

Ho pensato di scrivere questo articolo perchè ho letto diversi vostri commenti ai post in merito ai prezzi degli apparecchi acustici, sull’impossibilità da parte di alcune persone di poterli acquistare perché troppo costosi o perché il reddito personale non lo permette.
Molti non conoscono le eventuali agevolazioni fiscali o eventuali contributi parziali o totali per acquistare i dispositivi acustici. Molti, infatti, pur avendo i requisiti di Legge non sanno cosa fare, non sanno a chi rivolgersi, sono sfiduciati dalla burocrazia e per questi motivi restano fermi senza far nulla per potersi aiutare.
Ho letto diversi post di persone quasi in preda alla disperazione per non riuscire ad aiutare se stessi, sentendosi condannati a vivere una vita quotidiana nel disagio di non poter sentire bene con tutte le conseguenze a livello personale, familiare e sociale, che ne derivano.
Ho letto post di persone che sostengono che gli apparecchi acustici a carico dell’ Asl non valgono niente e che quelli a pagamento sono troppo costosi.

Da tutto questo si nota che la disinformazione regna sovrana, ma in ogni caso è da considerare tutto normale per i non addetti ai lavori!

Disagi uditivi ed emotivi

Quello che la mia esperienza mi consente di affermare con estrema sicurezza è che molte persone che vivono i disagi di cui sopra potrebbero superarli, in buona  parte o del tutto, se sapessero cosa fare e come muoversi.

E’ per questo che ho ritenuto importante soffermarmi a elencare i requisiti di Legge, le procedure burocratiche per ottenerli e le successive richieste alle Istituzioni per gli aiuti ad ottenere gli apparecchi acustici.   

Capisco che non è una cosa semplice soprattutto per una persona anziana, che magari non ha come muoversi, deve chiedere di essere accompagnata per le visite mediche e non ha nessuno che lo faccia o deve pagare qualcuno che dia un passaggio. Anche per questi casi vedremo cosa si potrebbe tentare di fare.

Costi e differenziazioni di apparecchi acustici

Diverse volte incontro persone che si rivolgono a me perché vogliono tornare a sentire; a volte vengono dopo una visita medica dove è stato suggerito di mettere gli apparecchi acustici.

A volte vengono dopo anni di disagi uditivi e non ce la fanno più ad andare avanti in questo modo e in questi casi mi dicono: “i miei familiari mi hanno costretto perchè la convivenza è diventata difficile e crea nervosismi e discussioni”, oppure “perchè ho il volume della televisione così alto che gli altri non riescono a stare nella stessa stanza” oppure “sono stanco di dover chiedere di ripetere quello che mi dicono, oppure di fare finta di aver capito” ecc. ecc.

Un fattore che accomuna tante persone che si trovano in queste condizioni è il fattore “costi” degli apparecchi acustici. I pazienti che si rivolgono al nostro centro mi dicono: “ho sentito che costano tanto”, “non so se è possibile per me perché prendo solo una piccola pensione”, “so che gli apparecchi acustici costano e ho timore di fare la spesa e poi non usarli come ha fatto la mia vicina di casa”.

Facciamo quindi chiarezza per quello che è possibile.

Innanzitutto dobbiamo dire che ci sono diversi produttori di dispositivi acustici. Attenzione, stiamo parlando di costruttori e non di rivenditori; i costruttori o fabbriche produttrici sono dislocati fondamentalmente in Città del Nord Europa; sono a carattere internazionale in quanto i dispositivi che producono sono distribuiti in tutto il Mondo tramite i distributori nazionali e poi i rivenditori locali ( i cosiddetti centri acustici).

I distributori nazionali che a volte corrispondono ai costruttori, propongono dei listini prezzi in relazione al mercato nazionale di riferimento, in base al modello di apparecchio acustico e in base al livello tecnologico; cosa si intende per modello e livello tecnologico?

Faccio una metafora per  essere più chiaro; se devo comprare un’ automobile e mi reco da un concessionario, dovrò scegliere il modello (per esempio la Giulia berlina); dopo aver scelto il modello, dovrò scegliere il livello tecnologico (per esempio se voglio il motore 1000, 1500 oppure il 2000, ecc) e ancora sceglierò se desidero un clima unico o separato, marce manuali o automatiche, colore pastello o metallizzato, ecc; come si può dedurre quindi, abbiamo lo stesso motore, la stessa scocca ma cambia il comfort o la potenza del motore, in relazione agli usi personali che ognuno dovrà fare. Pertanto se la macchina mi occorre per girare in città con percorsi brevi o sporadiche piccole uscite fuori porta, il consulente del concessionario mi suggerirà la Giulia con motore 1000, con climatizzatore unico e alimentata a benzina.  

Ecco, potrebbe avvenire la medesima cosa quando si scelgono i dispositivi acustici, scegliendo un modello (sempre compatibilmente con il proprio caso),  ma lasciandosi guidare dal consulente (tecnico audioprotesista), a scegliere il livello tecnologico più appropriato in base al quadro audiologico, obiettivi personali, stile di vita e obiettivi riabilitativi. 

Fatto questo doveroso preambolo esplicativo, possiamo affermare che i listini sono più o meno allineati come range di prezzo; i prezzi sono indicati per singolo dispositivo e partono da circa 1000 euro per arrivare a 4500 euro iva compresa.

Consideriamo che come primo step, il centro acustico di riferimento applica aliquote di sconto che mediamente  potrebbero arrivare al 15/20 % rispetto al suddetto listino. Inoltre consideriamo che, in base al caso, si potrebbe risolvere già con il dispositivo da 1000 euro. Molto spesso però bisognerà moltiplicare l’importo per 2, in quanto solitamente la protesizzazione acustica è bilaterale, quindi occorrono 2 dispositivi, uno per lato.  

E’ bene parlarne con il dottore audioprotesista che, in base a tutti gli elementi, vi consiglierà al meglio.

Un suggerimento personale: quando dovrete fare una scelta non fermatevi solo al prezzo degli apparecchi acustici, ma scegliete anche in base alla professionalità che vi ispira il vostro consulente che vi dovrà seguire per tutto il percorso di scelta, applicazione, regolazione e successivi step di controllo e verifica dei presidi acustici.  

Agevolazioni e aiuti fiscali

Quando prendete degli apparecchi acustici considerate che l’Iva è già compresa nel prezzo che vi viene comunicato.

Se non si ha a disposizione la cifra economica necessaria sappiate che si potrà chiedere la possibilità di pagare mensilmente con i bollettini postali o con addebito mensile su conto corrente; il centro acustico stesso farà la richiesta di finanziamento alla banca convenzionata per autorizzazione alla fornitura; tutto questo in tempi molto rapidi.

Chiedete il tasso di interesse perché questa operazione comporta applicazione di interessi da parte della banca; in alcuni periodi dell’anno o su campagne particolari i centri acustici offrono rateizzazione a tasso agevolato.

Sull’acquisto che voi fate, trattandosi di dispositivi medici, effettuate il pagamento con bonifico bancario o postale in maniera che sia tracciato; questo vi permetterà di avere un rimborso in dichiarazione dei redditi, pari al 19% dell’importo pagato.

Il rimborso avverrà nell’anno successivo rispetto alla data della fattura di acquisto.

Per il rimborso ricordate che occorre allegare alla fattura, copia bonifico, copia di conformità alla normativa europea (la fornisce il centro acustico), infine il certificato medico con la prescrizione degli apparecchi acustici da parte del medico otorino.

Consegnate tutto per tempo al Vostro consulente commercialista e penserà lui a chiedere il rimborso.   

Requisiti di legge per contributi asl

Per avere l’aiuto da parte dell’asl territoriale, occorre possedere invalidità civile con riconoscimento, all’interno delle patologie, dell’ipoacusia con indicazione del codice 4005; leggete nel Vostro verbale nella sezione patologie riconosciute; se troverete la parola e il codice detto avete il diritto di chiedere l’aiuto all’Asl del Vostro territorio.

Facendo la visita presso l’otorino lo stesso potrà prescrivervi i dispositivi acustici.

Ricordate che dopo la prescrizione occorre passare dall’ufficio protesi per l’autorizzazione da parte del funzionario amministrativo.

A questo punto rivolgetevi presso un centro acustico di fiducia che Vi fornira’ i presidi presenti in prescrizione.

Potrete ricevere quelli a totale carico dell’Asl senza dover aggiungere nulla, oppure la Legge concede la possibilità di scegliere un dispositivo di maggior valore; in questo caso si dovrà versare la differenza tra il prezzo dei dispositivi scelti e il contributo asl ricevuto; il contributo verrà erogato direttamente al centro acustico fornitore dei dispositivi acustici.

Quando si effettua questa scelta in gergo tecnico si effettua una “riconducibilità”

IMPORTANTE: Se non doveste avere invalidità potete fare istanza di riconoscimento rivolgendovi a un CAF di Vostra fiducia.

Nell’eventualità non possiate recarvi presso le strutture sanitarie per le visite specialistiche del medico otorino, parlatene con il Vostro medico se fosse possibile richiedere la visita domiciliare; alcune strutture Asl territoriali garantiscono anche questo servizio. 

Per quanto concerne la prescrizione a carico Asl, ricordarsi che deve essere effettuata sempre dal medico specialista orl dell’Asl.

L’autorizzazione alla fornitura Asl viene fatta dall’ufficio protesi del Distretto Asl di appartenenza.

Continuate a seguirci, in un prossimo articolo parleremo nei dettagli  di tutto ciò che concerne la pratica Asl.

Fiducioso che quanto detto possa essere d’aiuto a molti.

Buon udito a tutti.

Massimo Colaci

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