Come allungare la vita dei propri apparecchi acustici e farli funzionare al meglio

E’ inevitabile che, con il passare del tempo, il proprio apparecchio acustico possa rompersi o andare incontro a malfunzionamenti.

Quando l’apparecchio acustico si guasta non vuol dire che debba essere buttato; basta, infatti, inviarlo presso un centro assistenza autorizzato, tramite il proprio fornitore, e nella maggior parte dei casi si procede alla riparazione sostituendo il componente difettoso o rotto.
Prima di ricorrere alla riparazione occorre verificare la durata della garanzia in quanto, se non fosse scaduta, la riparazione avviene a carico del fabbricante e quindi gratuitamente per l’utente. Se invece fosse scaduta, sarebbe opportuno chiedere un preventivo e valutare l’opportunità di un intervento riparatore o di un nuovo acquisto, valutando anche lo stato di usura dell’apparecchio e delle sue caratteristiche.

Manutenzione e pulizia dell’apparecchio acustico

Detto ciò, è molto importante una buona e accurata pulizia delle varie parti del dispositivo acustico. Questa, unita a una semplice manutenzione quotidiana, ne permette un perfetto funzionamento, garantisce un ascolto migliore, e infine, non per importanza, una durata maggiore e più performante.

Per esempio, come per un ‘automobile, se si pongono in essere tutti servizi di manutenzione quando e come è necessario, non si attua una guida spericolata e turbolenta, si cambiano gli pneumatici quando dovuto, ecc. si viaggerà più sicuri, difficilmente l’auto vi abbandonerà per strada e sicuramente la vita dell’ automobile sarà più lunga. 

Chiaramente, il metodo per pulire e manutenere il proprio apparecchio acustico dipende dal tipo stesso di apparecchio che si utilizza, anche se ci sono alcune regole comuni a tutti gli apparecchi acustici che di seguito indico.

Regole per la pulizia e manutenzione dell’apparecchio acustico

Ci sono alcune regole basilari per una buona manutenzione del proprio apparecchio acustico, semplici ed efficaci che garantiscono una buona durata nel tempo.
In tutti i casi, occorre dotarsi di: 

• spazzolino (tipo spazzolino da denti con setole morbide); 
• salviettine usa e getta; 
• disinfettante battericida e fungicida (solitamente si trova nei centri acustici); 
• filtri paracerume (per evitare che particelle di cerume entrino nel dispositivo). 

Le considerazioni che andremo a fare si applicano a tutti gli apparecchi acustici, di tutte le marche.

Manutenzione endoauricolare

Iniziamo il nostro discorso sulla manutenzione degli apparecchi acustici partendo dall’ apparecchio endoauricolare, che è il dispositivo che va tutto nell’orecchio; queste indicazioni varranno per tutte le tipologie di questo apparecchio: micro, iic, itc, ite.
Qui, per semplificazione, accorpiamo tutte le tipologie nella voce endoauricolare. 

Per questo tipo di apparecchi è necessario seguire i seguenti step:

Come primo step, occorre controllare il filtro paracerume del ricevitore che si trova in punta. Se notiamo che i forellini del filtro sono otturati ( si vede un colore marroncino invece che bianco), è necessario sostituirlo.
Successivamente passiamo a controllare il filtro paracerume del microfono; si trova in prossimità del vano batterie. Se osserverete con calma, troverete una griglietta e vale la stessa regola del filtro ricevitore, se è otturato va sostituito ed è possibile accorgersene se si nota un colore marroncino anziché bianco.

Manutenzione dei filtri:

Per allungare la durata dei filtrini ricordarsi la sera di spazzolarli in punta con lo spazzolino. Fatelo per un minutino, in maniera che se ci fosse presente un po’ di cerume, questo venga rimosso e quindi si ritarderà di moltissimo una possibile ostruzione. Si faccia quest’operazione con cura; è di grande importanza. 

Altro accorgimento importante è quello di lavarsi con cura le mani prima di toccare il dispositivo sia per una questione di igiene e sia per evitare che nel tempo si otturi il filtro paracerume del microfono.  

In ogni caso, quando un apparecchio ha i filtri ostruiti, è possibile accorgersene perché l’apparecchio si sente più basso oppure non si sente affatto.

È un po’ come quando ci si mette la mano sulla bocca, la voce non si sente bene. Oppure, immaginate un tubo dell’acqua: se questo dovesse essere tappato o ostruito, l’acqua non passerebbe bene; così avviene anche per il suono che non riesce a passare.
I filtri paracerume sono specifici in base alla marca e in base al modellino; si trovano presso i centri acustici o più facilmente presso il proprio fornitore; se non avete mai visto come si sostituiscono, guardate all’ interno della confezione; ci sara’ un disegno esplicativo su come fare.
Se vi sembra un’operazione difficile oppure non vi sentite sicuri, allora è meglio non toccare nulla e rivolgersi direttamente al proprio audioprotesista che sarà a disposizione per  aiutarvi.

Dopo aver analizzato i filtrini, possiamo passare alla parte più esterna. Osservate il guscio esterno per notare se ci siano presenti eventuali sedimentazioni dovute a diversi fattori e ripulitelo strofinando delicatamente con salviettine battericide e fungicide, oppure, in mancanza, con una salvietta inumidita  con un disinfettante liquido facendo molta attenzione a non farlo entrare nelle parti interne del dispositivo acustico.   

Così come è necessario pulire bene il proprio apparecchio acustico, è bene chiedere all’ otorino come tenere pulite le orecchie. Infatti con i condotti uditivi più puliti si evita di ostruire le parti dei dispositivi acustici che si alloggiano all’interno dell’orecchio.
Solitamente è consigliabile non usare i bastoncini per evitare di creare infiammazioni oppure di spingere ancora più in dentro l’eventuale presenza di cerume o tappi ceruminosi.
Per la pulizia dell’orecchio esistono gli spray a base d’acqua di mare che vi consiglio di usare solo quando toglierete il dispositivo; per esempio la sera prima di andare a dormire per 2-3 volte a settimana e sempre che il vostro otorino abbia dato l’assenso per l’utilizzo in assenza di controindicazioni soggettive.  

Manutenzione retroauricolari

Per retroauricolari intendiamo tutti i dispositivi che sono indossati sull’orecchio. Al momento i più diffusi sono quelli con ricevitore nell’orecchio ma in alcuni casi, vengono ancora utilizzati i dispositivi con tubicino e auricolare su misura.
Molte delle indicazioni fornite per gli endoauricolari valgono anche per questi modelli; solo i dispositivi con tubicino di plastica occorre sostituirli almeno una volta l’anno; solitamente, questa operazione, deve essere compiuta dall’audioprotesista.
Un’ ultima indicazione molto importante che mi sento di darvi è quella di conservare i dispositivi, qualunque essi siano, in posti asciutti e possibilmente nelle custodie fornite.

Conclusioni

Seguendo queste indicazioni i vostri apparecchi acustici dureranno più a lungo, funzioneranno meglio e voi sarete più contenti e soddisfatti nell’utilizzo.
Una buona manutenzione allunga la vita del vostro apparecchio e ridurrà disagi e problematiche.
Per qualsiasi informazione e per una consulenza gratuita, non esitare a contattarci!

Buon udito a tutti.  

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